Pubblicato il 20 novembre, 2018
Tutti noi abbiamo fatto esperienze di ansia nell’arco della nostra vita, che sono state più o meno intense.
Ma che cos’è l’ANSIA?
L’ansia è innanzitutto un’emozione universale, nonché una risposta adattiva ad una minaccia reale, che ci permette così di attivare le nostre risorse, fisiche e mentali, per farvi fronte.
Se è adattiva perché sto male?
L’ansia si può manifestare in risposta ad un rischio reale, come hai visto, oppure può attivare le tue risorse al fine di migliorare le prestazioni.
Basti pensare alla tensione prima di un esame, di una gara o di un colloquio. In queste situazioni l‘ansia è quella spinta che ti permette di prepararti per dare il meglio.
Questa potremmo definirla come “ansia buona”.
Ci sono delle situazioni in cui l’ansia diventa invece un problema.
Quali sono queste situazioni?
-Quando l'ansia diventa troppo intensa, sia in risposta ad uno stimolo che è davvero troppo forte, sia in quei casi in cui lo vivi come tale.
Superando certi livelli l’ansia si trasforma, e allora da carburante che ti sprona verso il raggiungimento di un obiettivo si trasforma in una catena, che invece ti blocca.
-Quando l’ansia è costantemente presente, a prescindere dalle circostanze esterne, e ti accompagna ovunque vai.
Ecco qua, l' “ansia cattiva”.
PIACERE, MI CHIAMO ANSIA
Come avrai capito non ti darò suggerimenti su come ELIMINARE L’ANSIA, bensì su come fartela amica.
Se ne soffri potresti avere qualcosa da ridire, lo capisco. È qualcosa che vorresti toglierti di dosso, cancellare, che ti rende tutto più difficoltoso e alle volte è invalidante.
Non voglio sminuirla, niente affatto. L’ho conosciuta anche io la mia ansia paralizzante e voglio condividere con te una cosa che ho scoperto.
L’ansia per certi versi è un po' come il prurito: lo senti, ti gratti e ritorna in un altro punto.
Ti gratti. Ritorna. Inizi a pensare solo al prurito.
Vorresti solo grattarti per eliminarlo ma accade esattamente l’opposto: lui arriva prepotente.
Se hai avuto la varicella potrai capire ancora meglio.
Nel momento in cui smetti di grattarti e accogli il fastidio, allora, lentamente il prurito scompare.
Nel momento in cui accogli l’ansia urticante e impari a conoscerla, le cose possono cambiare.
DA CATTIVA A BUONA: COME TRASFORMARE L’ANSIA
I sintomi dell’ansia sono un campanello d’allarme, cercano di dirti qualcosa.
E in quanto tali è bene metterti in ascolto di quello che vogliono comunicarti. Come ti fa sentire? Cosa tenta di dirti? Solo così poi, potrai imparare a gestirli.
Qui avviene lo sblocco: le catene dell’ansia paralizzante iniziano a sciogliersi.
Potrai intanto capire che tipo di ansia è la tua.
In che modo? Ponendoti alcune domande:
- QUANDO SI MANIFESTA LA MIA ANSIA? IN QUALI SITUAZIONI?
- COME REAGISCO IN QUESTI MOMENTI?
- QUALI SONO I MIEI PENSIERI?
- COME MI SENTO?
Un po' come accade quando incontri qualcuno per la prima volta che vuoi conoscere meglio. Le prime interazioni sono di esplorazione. Parlate di voi, fate domande, vi ascoltate. Ascolti come ti senti nella relazione.
Questo è proprio il primo passo da fare per diventare amico della tua ansia: fatti queste domande, prova a dare una risposta, e se non ci riesci monitorati, vorrà dire che ci riuscirai più avanti; fa parte del processo di conoscenza.
Soprattutto ascolta te stesso, come ti senti in quelle situazioni, quali emozioni compaiono, quali paure si nascondono.
Per qualcuno può essere più facile intraprendere questa nuova conoscenza, per altri meno ma sono qui per aiutarti.
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